


Quando il caos dominava l’universo
Quando il magma incandescente celava il mistero della mia formazione
Da allora il mio tempo è rinchiuso in una crosta durissima
Ho vissuto ere geologiche interminabili
Immani cataclismi hanno scosso la mia memoria litica
Porto con emozione i primi segni della civiltà dell’uomo
Il mio tempo non ha tempo. (Pinuccio Sciola)
Nell’anno in cui Pinuccio Sciola avrebbe compiuto 80 anni, il festival di arti visive e performative, a cura di Fondazione Sciola, promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, col patrocinio del Comune di San Sperate e dell’Università degli Studi di Cagliari, presenta un focus sulla vita dell’artista, scultore visionario e oratore contemporaneo.
Nell’arco di 60 anni Sciola ha creato opere e installazioni, fondendo in maniera originale la tradizione e il “suo” tempo, dimostrando quanto la sua interpretazione sia più che mai attuale.
Sciola si rappresenta come interprete di un tempo senza tempo.
Sant’Arte continua a riflettere sui mutamenti sociali ed ambientali, e sul ruolo. inclusivo dell’arte, nel rapporto territorio-comunità, riconquistando i luoghi dell’accoglienza e della partecipazione.
Ispirati dal pensiero di Sciola, dal contenuto poetico ed identitario che lui amava recitare “il mio tempo non ha tempo”, la quinta edizione di Sant’Arte rivolge la dichiarazione a tutta la comunità di artisti, affinchè possano interrogarsi sul tempo presente, attuale, storico, della guerra, vicina e lontana, che stiamo vivendo e che ognuno vive nel suo personale quotidiano, e possano agire nel tessuto sociale con una visione coraggiosa e responsabile, di denuncia contro ogni forma di prevaricazione e violenza.
L’arte in relazione al tempo è la rappresentazione della coscienza, dialoga col concetto di durata, di spazio e di movimento, fino ad arrivare all’assenza del tempo stesso.
San Sperate rappresenta, oltre che il paese natale, anche il luogo dove Pinuccio Sciola ha costantemente portato avanti il suo progetto di vita e di arte, di relazione tra le sue opere, le persone e la natura.
Il Paese Museo, con i suoi luoghi, Giardino Megalitico e Museo del Crudo ritorna a essere parte del Festival, insieme al Giardino Sonoro, museo a cielo aperto dell’artista, in via Oriana Fallaci, che si configura come interpretazione del tempo presente, spazio di ricerca e di sperimentazione, d’ispirazione e di creazione artistica.
Realizzazione e Coordinamento
Fondazione Pinuccio Sciola
Direzione artistica
Maria Sciola
Direzione Organizzativa
Elisabetta Villani
Ufficio Stampa
Giuseppe Murru
+39 3466675296
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