Riqualificazione Casa Museo

ECOSISTEMI CREATIVI - SAN SPERATE 23-24-25 MAGGIO 2025

Riqualificazione Casa Museo

SABATO 24 MAGGIO

ORE 16:00 – 18:00 | CONVEGNO

Via E. Marongiu 21 – San Sperate

Informazioni:
+39 324 5875094

Grazie al contributo della Regione Sardegna, proseguono i lavori per l’apertura della Casa Museo di Pinuccio Sciola, uno spazio destinato a custodire e raccontare l’opera e il pensiero del grande artista di San Sperate. L’abitazione e lo studio di Sciola stanno gradualmente trasformandosi in un centro museale vivo, pensato non solo come luogo espositivo, ma anche come polo culturale e formativo.

 

Il progetto mira a restituire alla comunità uno spazio identitario e creativo, dove le sculture sonore, i materiali d’archivio e l’ambiente naturale si fondono in un’esperienza unica, in continuità con la visione poetica e innovativa del Maestro.

Con la partecipazione di

Giovanna Piccinno
Giovanna Piccinno

Giovanna Piccinno è architetto e Professore Associato al Politecnico di Milano, specializzata in Spatial & Interior Design. Ha coordinato corsi di laurea in Interior Design contribuendo al loro aggiornamento in chiave multiscalare e transdisciplinare. È stata responsabile del programma LEM_Design e ha fondato il centro di ricerca internazionale PERISCOPE, promuovendo un design etico e sostenibile. Dirige il TIS_Thesis Incubator, connettendo ricerca, formazione e mercato. Dal 1983 guida il proprio studio a Milano, operando in ambiti che spaziano dall’architettura al product design. Tra le sue pubblicazioni recenti: Dualism Manifesto (2023) e 5 Spatial Design Tactics (2020).

Alice Zingales
Alice Zingales

Alice Zingales, Architetto e designer d’interni milanese, è attiva nella progettazione e nel project management di progetti architettonici e d’interni di media scala, integrando la pratica con la ricerca accademica come professore a contratto al Politecnico di Milano. Nel 2017 ha fondato zest_design, studio specializzato in spazi su misura curati in ogni dettaglio. Collabora con studi italiani e internazionali, unendo rigore progettuale, empatia e sperimentazione. È coinvolta nelle attività del PERISCOPE_International Research HUB, portando avanti un approccio multiscalare e orientato al Design Thinking.

Cristina Morbi
Cristina Morbi

Cristina Morbi – Direttrice, Maetherea – Docente, The Bartlett School of Architecture, UCL

Progettista e ricercatrice italo-londinese nel campo del Paesaggio e dell’Architettura, attiva nell’ambito dello spazio pubblico. Il suo lavoro si concentra sulla Progettazione Ambientale, sull’Architettura del Paesaggio Site-Specific e sull’Arte Pubblica.

Collabora con università a Londra e Milano: attualmente è docente alla Bartlett School of Architecture (UCL), dove guida l’Unità di Architettura 7 del corso MEng. Dal 2018 al 2023 è stata Visiting Professor per il corso MSc al Politecnico di Milano – Scuola del Design, e docente alla London Metropolitan University – School of Art, Architecture and Design.

Nel 2018 ha fondato Maetherea, uno studio-manifesto che unisce progetto, arte e ricerca, esplorando l’aspetto poetico dell’imprevedibilità e dei paesaggi performativi. La sua pratica indaga i processi performativi e il ruolo della fenologia nella progettazione del paesaggio.

Il suo lavoro coniuga paesaggi fenomenologici attraverso progetti temporali, esplorando l’interazione tra agenti naturali e artificiali. Interroga la durata dei gesti progettuali – come questi modellano il paesaggio, le forme scultoree e le installazioni. La sua ricerca si concentra sulla materia come agente performativo che cresce, muta e si dissolve. Ha forgiato il concetto di Fenologia del Progetto, in cui il tempo diventa strumento per esplorare e modellare il paesaggio: “L’Architettura del Paesaggio non è una sequenza di oggetti, ma una coreografia di performance.”

I suoi progetti sono stati esposti alla XXII Triennale di Milano Broken Nature – curata da Paola Antonelli, al CUBE – Centre for the Urban and Built Environment di Londra, e alla 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, curata da Carlo Ratti.