Negli anni Romani si occupa di design modellazione 3D, fotografia, pittura, scultura. In seguito si divide tra la Sardegna e Roma.
Da quando era bambino viene attratto dai Simboli Alchemici. Giovanissimo inizia a sperimentare con la modellazione 3D che diviene presto incisione laser su parallelepipedi in cristallo
Negli ultimi anni osserva il comportamento delle onde elettromagnetiche e delle energie toroidali, cogliendone spunto creativo, sia per la pittura , la scultura su pietra e la fotografia.
Le sue opere vengono esposte per la prima volta nel 2005 dalla galleria koreana PICI alla MyArt di Milano e a Seoul al Art Center PICIgalery, e alla GungDam ARTfire Seoul Korea nel 2005, 2007, 2009, 2013.
Osserva con attenzione anche l’arte greca in particolar modo l’arte ceramica.
La natura, gli insetti, la geometria sacra, i pianeti, e i mondi acquitrinosi sono le forme che vengono raccontate nell’ultima serie di opere pittoriche intitolate “LockDown”& “Insetti Alieni”.
Crea (Laghetti-Studio) nel suo giardino in Sardegna; ninfee, pesci e insetti Alieni sono i protagonisti delle ricerche degli ultimi 15 anni.
Non si dovrebbe bere il vino per sete, come non si dovrebbe dipingere per fame.
Installazione temporanea dal 23 al 25 luglio 2021 Giardino Sonoro dalle 10 alle 20
(pensieri sparsi) Venni incuriosito dalla straordinaria capacità degli insetti di comunicare con suoni o vibrazioni, dalla forza calibrata di mandare e ricevere input e segnali con le antenne, ….
Il mio progetto anticipa il lockdown causato dal covid-19 del 2020. Vi è differenza tra lo stare al confine e l’essere confinati. Il 2 luglio 1855 entrò in funzione il carcere succursale di Buoncammino a Cagliari. Considerando il fatto che il caso non esiste, nel 2018 mi ritrovai a pranzo a Buon Cammino, ormai dismesso. Realizzai un servizio fotografico che mi permise di congelare con un centinaio di scatti la luce che avvolgeva le pareti e gli oggetti ., Mi colpirono gli aloni scuri lasciati dagli oggetti appesi in cucina, cucchiai e forchette posate e riposate hanno lasciato traccia di un passaggio quasi dimenticato, o le croci adorate e ormai rimosse.
Dentro il carcere fotografai anche una squadra di formiche , libere ma diligentemente incolonnate, ma anche delle colombe, inconsapevoli di stare dentro un luogo di confine..
Si può stare chiusi e rinchiusi, a volte chiusi fuori, dentro un lavoro non amato, dentro una relazione non compresa o dentro pensieri parassitari non messi in chiaro.
Le celle del carcere vennero abbandonate quasi all’improvviso, fu questa la mia impressione ed è questa la sensazione che ho nel guardare le foto scattate. Mi ricordo ancora la buccia di mela rinsecchita e lasciata su un tavolino, come fosse un’ ultima cena.
Da qui l’idea di creare delle tavole o tavolette imbandite, ma non per singoli commensali, piuttosto per un gruppo di persone che non vengono separate da una reclusione o un lockdown. Le tavole o tavolette dipinte con colore ad olio rappresentano degli insetti alieni, rane e altri animali che diventano simbolo di un futuro alimento legato alla sopravvivenza dell’essere umano.
Esseri umani riuniti in un unico incontro conviviale di comunicazione empatica e telepatica senza antenne o reti digitali.
Il processo creativo, è alimentato dalla curiosità verso i nuovi materiali, le loro possibilità di utilizzo e le caratteristiche manipolative. Dopo gli studi accademici ho partecipato a residenze artistiche nel campo della scultura, come la Scuola Internazionale di Scultura di Pinuccio Sciola e il corso T.A.M. (Trattamento artistico dei metalli) di Arnaldo Pomodoro.
La mia ricerca si è orientata dal 2011 sulle possibilità di espressione del silicone, materiale che trasformo e applico in modo pittorico su light box. Da qui il termine “pittura al silicone”. Attraverso la luce l’opera esce dai suoi confini delimitati dalla cornice, avvolge lo spazio circostante e l’osservatore, creando nuove suggestion. Del 2012 la mia esperienza in Cina presso la residenza artistica “Swatch Art Peace Hotel”. E nel marzo 2019 la residenza presso il “Farm Cultural Park” di Favara. Attualmente la mia sperimentazione si applica ome reagisce il silicone e i pigmenti su materiali di recupero.
Instagram: DBArtist – Facebook – Vimeo
Sono nate nuove specie dalle emozioni che riflettono la società del post-pandemia.
Installazione temporanea dal 23 al 25 luglio 2021 Giardino Sonoro dalle 10 alle 20
Durante il periodo di lockdown a causa della pandemia da covid, ho maturato l’idea di fare arte con i materiali che avevo a disposizione nel mio studio. Spinto dal desiderio di riprendere un contatto con la natura e con gli affetti, di recuperare le nostre abitudini pur sapendo che non saranno più le stesse. Con il post pandemia, non si tornerà alla “normalità” ma a qualcosa di nuovo, di diverso, che sia meglio o peggio questo lo scopriremo negli anni. Ho ideato questa serie di sculture, un bestiario di animali di fantasia.
Sono nate delle nuove specie, che fanno riferimento alle emozioni e alla società del post-pandemia. Ognuno di essi non è un singolo animale, ma una fusione di specie differenti, che inglobano in essi elementi colorati, plastica, mascherine e altri materiali di scarto gettati dall’uomo. serie “Animals Covid after party”.
Tra i premiati nel 2014 del Premio Adrenalina e del Premio Internazionale ‘Lìmen Arte 2015’.Ha partecipato a simposi e residenze artistiche tra cui ‘Cosenza 2015’, a cura di Alberto Dambruoso.
Tra gli eventi espositivi recenti, “A casa mia avevo tre sedie” (2020), a cura di Simona Campus, un’antologia dei lavori degli ultimi 5 anni allestiti in una dimensione installativa inedita.
Tra le le artiste di TERRAPROMESSA , itinerario d’arte contemporanea a cura di Barbara Pavan nell’ambito di IlluminAmatrice Festival delle Arti Contemporanee (2021)
Il legame indissolubile con le radici.
Installazione temporanea dal 23 al 25 luglio 2021 Giardino Sonoro dalle 10 alle 20
Partendo dalla raccolta di oggetti personali dello scultore l’installazione è un intimo omaggio al Maestro. L’opera, frutto del personale linguaggio artistico che caratterizza i lavori di Serreli, rappresenta, attraverso un ritratto non convenzionale, il legame indissolubile con le radici e la memoria di Pinuccio Sciola.
Da una decade lavora come esperto audiovisivo nel campo delle produzioni indipendenti e della didattica innovativa, con particolare attenzione ai temi della dispersione scolastica, delle fasce a rischio povertà e disagio e dell’imprenditoria artistica e culturale giovanile. Ha collaborato con artisti internazionali come Onyx, M.O.P, The Psycho Realm, come performer, tour manager, recording artist e beatmaker. Ha sperimentato posizioni di management assumendo il ruolo di direttore artistico in vari eventi culturali focalizzati sulla didattica e la tecnologia, come “DaVinci500, Cinque Secoli Dopo Leonardo” in collaborazione con OIC – Ordine Degli Ingegneri Della Provincia Di Cagliari, Fondazione Pinuccio Sciola e Italdron Academy, e “Future Cine Lab, Festival Didattico di Meta-fruizione audiovisiva” in collaborazione con CRS4 – Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna, NABA Nuova Accademia di Belle Arti, Milano e Fondazione Sardegna Film Commssion.
Dal 2017 è socio fondatore e vice presidente di Academia Terra APS ETS, ente del terzo settore specializzato in interventi culturali ad alto impatto tecnologico. Dal 2018 coltiva la passione del sound design generativo per videogame ed ambienti interattivi, è un operatore certificato di Wwise il middleware sviluppato dalla Audiokinetik LTD, il cui riconoscimento accademico è rilasciato dal CRAS – Conservatory of Recording Arts and Sciences dell’Arizona e da Absonant Training Center di Roma. Attualmente investiga il rapporto tra arte, intelligenza artificiale e apprendimento ed è un membro del collettivo EIA Factory.
Costruzione di un ambiente sonoro generativo che miscela tra loro tutte le diverse tipologie di sculture prodotte dal maestro Sciola. Il calcare lamellare si fonde al basalto, le sculture orizzontali si fondono a quelle verticali, creando un sincretismo tra tutta la diversa produzione di Sciola in un tappeto sonoro inedito e inesplorato.
L’intelligenza artificiale consente di valicare i limiti fisici della pietra trasportando il fruitore verso i terreni inesplorati di un paesaggio sonoro ancestrale, che richiama gli archetipi dell’acqua e della terra, degli elementi naturali che nei millenni scolpiscono i minerali e plasmano l’aspetto e la composizione del pianeta.