I timbri della luce

Il nostro Tempo non ha Tempo | 27-28-29 maggio 2022

I timbri della luce

Foto di Costantino Idini

VENERDÌ 27 MAGGIO 2022

Ore 12:00

Giardino Sonoro – San Sperate

I timbri della luce

Presentazione del progetto alternanza scuola-lavoro PCTO con il Liceo Artistico “F.Figari” di Sassari a cura del prof. Genesio Pistidda e di Francesca Iurato, storica dell’arte.

 

Timbri

Disvelamento dell’opera di Genesio Pistidda a cura di Francesca Iurato, storica dell’arte.

 

Info biglietti di ingresso e prenotazioni:
+39 324 5875094

Progetto “Timbri: tra Scultura e Design”

Progetto di Alternanza Scuola-Lavoro ideato dal Prof. di Scultura Genesio Pistidda.

 

La classe VG – indirizzo Scultura del Liceo Artistico Figari di Sassari, ha esposto il progetto di Genesio Pistidda, seguiti dal Tutor scolastico il Prof. di Scultura Carmelo Iaria e dalla Critica e Storica d’Arte Francesca Iurato.

 

Il progetto sui timbri risponde ai legami di Arte e Scienza, di Luce e Materia tra Tradizione e Innovazione.

Si è partiti dal progetto-bozzetto fornito dal Designer Genesio Pistidda e proposto agli alunni che interagiranno con l’oggetto, costruendo personalmente delle varianti al progetto iniziale, fornendo un bozzetto tridimensionale.

 

Si ritorna a dare vigore alla linea semplice ed essenziale, sottoforma degli Archetipi primordiali e ancestrali, con tocchi e aspetti del Design Contemporaneo.

 

L’obiettivo è quello di esaltare ed emanare la luce ad intervalli di spazio e tempo nel contesto naturale, di assorbire quest’ultima creando un prorompente dinamismo e una leggerezza della forma.

 

Questo lavoro di trasformazione del nostro territorio si rifa ai timbri del nostro passato utilizzati per decorare il pane, si rifa agli oggetti di devozione che accompagnavano il sonno sereno dei neonati nella loro culla.

 

Il progetto è stato messo in atto tramite l’Associazione PS Museum che gestisce il Giardino Sonoro, Museo a cielo aperto di Pinuccio Sciola, Liceo Artistico Figari di Sassari ed è stato inserito all’interno del Festival di Sant’Arte, festival di arti visive e performative, nel Giardino Sonoro di San Sperate.

 

Ringraziamo il Tutor Ente proponente della Fondazione Sciola, la Direttrice Artistica Maria Sciola e la Direttrice Organizzativa Elisabetta Villani per aver fatto sì che questo progetto si concretizzasse nello suggestivo scenario del Giardino Sonoro; i Dirigenti e i Referenti del progetto: Genesio Pistidda, Carmelo Iaria, Francesca Iurato e il fotografo Costantino Idini per le foto reportage.

 

Verranno qui riportati i bozzetti progettuali e gli schizzi preparatori che raccontano il lavoro svolto da ogni singolo studente e ciò che questo progetto ha significato per loro: fonte d’ispirazione per il loro futuro lavorativo e professionale, una ricca opportunità ed occasione per la loro formazione personale e di vita, in uno spirito di rispetto e di condivisione dell’Altro.

 

“Timbri” accoglie la percezione materica che coinvolge più sensi in un tempo sospeso.

 

O meglio,

Come disse qualcuno…

 

“Il mio tempo non ha tempo”

Pinuccio Sciola

 

Testo a cura di Francesca Iurato

 

Si ringraziano gli alunni della VG- Indirizzo Scultura del Liceo Artistico Figari di Sassari:

 

Balia Jacopo Alessio, Bellu Francesco, Cabras Matteo, Calgaro Maria. Canu Ivan, Dessupoiu Dario, Lubbino Chiara, Manca Michele, Masia Margherita, Mura Marika, Orra Irene Maria, Pilo Ilaria, Reibaldi Samantha, Sotgiu Mirko, Villecco Valentina.

Opera di Irene Orra (Classe VG Liceo Artistico Figari di Sassari)

AB MATERIA – Riflessi nel vuoto

L’Arte include e accoglie, l’Arte contempla l’Animo umano.

È questo che ci trasmette Sciola e il Giardino Sonoro che ci ospita, tra pietre megalitiche e suoni ancestrali noi percepiamo la Forza della Terra.

Così, il Dialogo dell’Arte emerge a pieno ritmo con la Materia in continua evoluzione.

 

AB MATERIA si staglia nel consolidamento del progetto di Scultura e Design di Genesio Pistidda.

 

L’astrazione emerge tra gli elementi primordiali della nostra Terra, simbolo di Tradizione.

La geometria fa da protagonista nel suo rigore, nella sua dignità compositiva e assottiglia la Materia in modo da creare plasticità, in tessuti connettivi di storia e vissuto.

 

“Riflessi nel vuoto” si manifesta nella sua forma in procinto di esplodere, proprio come i fenomeni atmosferici più sconcertanti: il senso del Sublime, dello sbigottimento, attonimento qui espresso nei moti vorticosi, a tratti aperti che diramano oltre i limiti, a tratti chiusi in loro stessi.

La luce fa da contraltare al sentimento più lirico e carico di Pathos che accompagna, elegantemente, la Materia solida e compatta.

 

Riflessi del nostro Io in rapporto alla Natura, il vuoto che controbilancia il senso di appagamento che ci offrono luci e ombre nella loro complementarietà. Le ombre scandiscono ritmi, spazi, tempi in un movimento lento e graduale, ogni tanto fanno capolino e mostrano la loro quintessenza di spirali e onde.

 

Come i punti cardinali di una bussola ci dirigono, il timbro ci orienta verso ciò che più ci appartiene: il focolare domestico, la luce che entra nel casolare, il calore umano, gli affetti e le tradizioni che permangono.

 

La rete di Memorie insita nelle relazioni è frutto delle reminiscenze geometriche della Pintadera, della sua forma circolare che racchiude il ciclo della Vita, di una forma arrotondata che emana Femminilità.

AB MATERIA non è altro che un omaggio alla nostra Isola, Terra fertile, nuda, vera.

Le leggende popolari e i riti celebrativo-propiziatori sono in connubio con la realtà e con gli elementi della Natura, risultato armonioso di un unico Creato.

 

Vi è un ordine logico e consequenziale per ciò che il timbro ha da donarci nel suo percorso fatto di integrità ed essenzialità.

Il Minimal Design di luci e ombre forma Micromondi.

Spicca la propensione all’elevazione dalla mera concezione terrena e i disegni astrali ne sono un esempio.

 

Gli spiragli di luce contornano la Materia e le donano quel respiro carico di vita.

L’opera in sé, vibrante, comunica allo spettatore la forza della Materia e risponde alle linee guida progettuali di Genesio Pistidda.

 

“Ogni ombra è figlia della luce”

Stefan Zweig

 

Opera di Irene Orra (Classe VG Liceo Artistico Figari di Sassari)

 

Testo a cura di Francesca Iurato