Massimo Congiu

Massimo Congiu

(Cagliari 1985) Inizia il suo cammino nel mondo delle Launeddas all’età di 12 anni.

Grazie al maestro Carlo Mariani, vinili e vecchi nastri, ha potuto apprendere la tecnica e il repertorio tradizionale di scuola Burranca. Inizia ad esibirsi da solista in numerose occasioni tradizionali isolane e collaborando con Emanuele Garau, presenta

le più note suonate per launeddas nei suoi spettacoli.

Porta avanti un percorso di sperimentazione e contaminazione, grazie al continuo studio empirico delle launeddas, e alle occasioni di suonare con artisti come Trilok Gurtu, Antonello Salis, Marc Ribot e Pat Metheny nelle varie edizioni del Festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz di Sant’Anna Arresi, insieme all’orchestra stabile Le Lunghe Canne.

Fresca la collaborazione e l’esperienza di improvvisazione e composizione istantanea con il collettivo Snake Platform, guidato da Daniele Ledda. Infine, assieme a Federico Orrù ‐  Neeva, si confronta con un intenso progetto di ricerca sui suoni della tradizione, fuggendo però dal folklore, cercando di evidenziare le radici riconoscibili e riconducibili ad una comunità con le sue sonorità in continuo mutamento.

XILEMA

Quando le radici millenarie si incontrano e si mescolano con passati vissuti e in divenire, i rami, le foglie diventano un collage di corpi abitati dalla voce primordiale.

Racconti di vite, di suoni collettivi, plasmati dalle mani dell’artista Ilaria Melis e narrati dalla voce di Elisa Zedda e dalle musiche di Giuseppe Utzeri e Massimo Congiu, in collaborazione con Andrea Pilloni.