Luglio. Davanti a noi il paesaggio lunare del Montiferru dopo l’incendio. È tutto nero, la natura, il suo equilibrio appare compromesso, l’economia dei luoghi sconvolta, le persone che camminano per le strade, che si incontrano in mezzo agli uliveti secolari, ai boschi bruciati, intorno all’Ulivo Millenario sembrano fantasmi. Molti piangono. Questa ferita è profonda, perché affonda nella memoria, è come se qualcuno avesse perso di colpo tutte le fotografie della sua famiglia, non potesse più vedere il volto di sua madre, di suo padre.
È una tragedia collettiva abbiamo davanti tante sofferenze individuali. Si sentono i vecchi dire che quello che è scomparso loro non lo rivedranno più. Che gli alberi non torneranno. Che tutto è perduto. Eppure, in mezzo a quella desolazione si sente inaspettato il canto delle cicale. Con una piccola troupe abbiamo seguito per un anno le stagioni del fuoco, ascoltato le voci, sentito i canti, assistito, dopo il dolore, al miracolo della natura che rinasce.
Regia e sceneggiatura: Enrico Pau
Prodotto da: Associazione Culturale Arvèschida
Co-Produttore: ISRE – Istituto Superiore Regionale Etnografico
Produttore associato: Università degli Studi di Cagliari – Laurea Magistrale in Produzione Multimediale e Hortus Botanicus Karalitanus
Testi di: Enrico Pau, Ettore Cannas, Alberto Capitta, Alessandro De Roma, Mauro Tetti
Voce narrante e traduzioni in lingua sarda: Giuseppe “Bosco” Falchi
Con: Gianluigi Bacchetta, Giovanni Sechi, Giuseppe “Bosco” Falchi
Con la partecipazione de Sos Cantores di Cuglieri e con gli operai della Agenzia Forestas “Pabarile” Santu Lussurgiu
Montaggio: Andrea Lotta
Fotografia: Daniele Arca, Pietro Medda, Giovanni Sechi
Suono in presa diretta: Roberto Cois, Francesca Maccioni, Federico Montaldo, Salvatore Tirotto, Claudio Monni
Sound design e mix audio: Vincenzo Mario Boi
Enrico Pau vive a Cagliari dove fino al 2021 ha insegnato Italiano nelle scuole superiori e, a contratto, Storia del Teatro all’Università. Il teatro è stato parte integrante della sua formazione artistica, un’esperienza segnata dall’incontro con il Professor Gigi Livio all’Università di Cagliari.
Da giovane ha recitato, diretto e organizzato per varie compagnie della sua città, fra le quali la Cooperativa Teatro di Sardegna, Il Crogiuolo e Il Palazzo d’Inverno dove ha collaborato lungamente con Rino Sudano uno dei padri del Teatro d’Avanguardia in Italia. Ha sperimentato, e continua a farlo, nel campo delle arti visive con il disegno, la poesia visiva e le sue performances nelle quali si fondono la sua passione per il teatro e linee espressive segnate dall’arte concettuale. Ha collaborato a lungo con la RAI in qualità di regista e sceneggiatore radiofonico. È stato per oltre vent’anni critico teatrale per le pagine culturali e degli spettacoli del quotidiano di Sassari La Nuova Sardegna.
Come regista di cinema ha diretto La Volpe e l’Ape, Storie di Pugili, L’Anatema di Aquilino, Pesi Leggeri, Voci sul Mare, Jimmy della Collina, L’Ultimo Miracolo, L’Accabadora, Maria di Isili, L’Ombra del Fuoco. I suoi film hanno partecipato, spesso in concorso, fra gli altri, ai festival di Locarno, Venezia, Clermont Ferrand, Giffoni, Angers, Karlovy Vary, Palm Springs, Bobbio, Is Real, La Maddalena, Annecy, Ajaccio, Shanghai, Cape Town, Trento Film Festival, Fiorenzo Serra Film Festival, ricevendo premi e segnalazioni.